Attorno alla famiglia degli alestidi c’è un po’ di confusione. La confusione riguarda a quale sottordine appartengano; originariamente associati al gruppo dei Characoidei facente parte della famigla dei cypriniformes attualmente, sono indicati come sottordine dei characiformes anche se qualche fonte li associa al gruppo dei Characidae.
A parte questi aspetti riguardanti l’attribuzione della famiglia degli alestidi all’interno di questa o quella famiglia possiamo affermare che a questa famiglia appartengono tutti i pesci denominati “tetra africani” i quali sono suddivisi in 18 generi che danno a questa famiglia il ragguardevole totale di 109 specie conosciute.
Gli alestidi popolano le acque dei bacini dei fiumi Congo e Niger nonché i sistemi fluviali che attraversano le foreste della fascia equatoriale. Si tratta perlopiù di pesci di schiera ovipari che vivono in gruppi numerosi nutrendosi di insetti, larve, piccoli invertebrati e, nel caso delle specie più grandi, anche pesci e crostacei.
Tra le specie appartenenti alla famigla degli alestidi possiamo trovare pesci di dimensioni sensibilmemte differenti, andando dagli 8 cm della specie più piccola fino al metro e mezzo di quella più grande. Le livree sono spesso appariscenti ma la cosa che colpisce (specialmente nelle specie più grandi come l’hydrocynus goliath) è la dentatura robusta e abbondante che ne fa intuire molto chiaramente le abitudini alimentari.
Riguardo alle due specie di alestidi più famose in campo ittiologico va detto che queste hanno caratteristiche diametralmente opposte. La prima è considerata una delle più interessanti da ospitare in acquario e stiamo parlando del Phenacogrammus interruptus meglio noto come “tetra del Congo”; si tratta di un pesce di schiera che può arrivare a misurare 12-13 cm caratterizzato da una livrea molto appariscente e dalle pinne decisamente sviluppate la cui presenza in un acquario di comunità è sicuramente un elemento di pregio(in totale le specie di alestidi ospitabili in acquario sono circa una decina). Per quanto riguarda l’altra “star” della famiglia degli alestidi parliamo di un pesce che non può essere ospitato in acquario visto che può raggiungere tranquillamente i 150 cm di lunghezza e pesare oltre 50 kg; stiamo parlando del già citato Hydrocynus goliath meglio noto come goliath tigerfish o giant tigerfish (pesce tigre gigante), si tratta di un predatore munito di un apparato dentale impressionante (dal quale deriva il suo soprannome). La fama di questo pesce che popola i fiumi Congo e Lualaba nonché i laghi Upemba e Tanganika, oltre che di formidabile combattente tanto da essere definito “il sogno di ogni pescatore di acqua dolce” è quella poco simpatica di essere un pesce pericoloso per l’uomo. Al pesce tigre gigante sono stati associati parecchi incidenti occorsi alle popolazioni locali.