Se è vero che la maggior parte dei ciclidi provenienti dal Nuovo Mondo arrivano dal continente sudamericano ed in particolare dalla regione amazzonica, è altrettanto vero che il Centro America ed in misura minore il Nord America ospitano un buon numero di specie di ciclidi, molte delle quali adatte ad essere ospitate ed allevate in un acquario.
La caratteristica che maggiormente differenzia questi ciclidi dai vicini sudamericani è l’essersi adattati e aver colonizzato bacini idrografici con caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua molto differenti, nonché situazioni ambientali tra le più disparate. Possiamo incontrare ciclidi che vivono in acque tenere e acide oppure dure e basiche, che vivono in acque tropicali o temperate, che abitano corsi d’acqua dalla corrente veloce o stagni o anse di fiume a lento scorrimento.
La quasi totalità dei ciclidi del Centro e Nord America ha come comune denominatore la stessa linea genetica appartenendo tutti alla sottofamiglia dei Cichlasomatinae (cosa che peraltro accomuna anche i vicini sudamericani). Si tratta di pesci monogami spesso molto aggressivi la cui riproduzione avviene con deposizione su substrato e con cure parentali molto intense e prolungate.
La famiglia dei cichlasoma comprende pesci adatti a chi vuole iniziare ad avvicinarsi al mondo dei ciclidi di questa zona del pianeta, come per esempio il cichlasoma bimaculatum fino ad arrivare a pesci come il cichlasoma octofasciatum, soprannominato “Jack Dempsey” come il famoso pugile per via del carattere turbolento e estremamente aggressivo che ne consiglia l’allevamento solo ad acquariofili esperti. Possiamo trovare ciclidi come thorichthys, amatitlania, criptoheros, paratheraps per citare alcune famiglie, ognuna delle quali ha esigenze e peculiarità differenti salvo mantenere un regime monogamo e una spiccata aggressività.
In linea di massima per ospitare al meglio i ciclidi del Centro e Nord America occorrono vasche che vanno dalle medio-grandi per ospitare le specie più piccole fino ad arrivare a vasche straordinariamente grandi per poter ospitare al meglio le specie più grandi ed aggressive. Bisogna prevedere tanto spazio libero per il nuoto, il fondo dovrebbe essere di sabbia fine, gli arredi costituiti da rocce piatte, tronchi e radici, nella maggior parte dei casi sarebbe meglio evitare di inserire piante da fondo in quanto sarebbero inevitabilmente sradicate; si può tentare con piante come microsorium e anubias ancorate a legni o rocce, nonché piante galleggianti.
Salvo in acquari particolarmente ampi la presenza di coinquilini risulta difficile, specialmente quando la coppia entrerà in fase riproduttiva accentuando ancora di più la natura aggressiva di questi pesci.
La complessità del mondo dei ciclidi del Centro e Nord America ci impone, prima di avviare il nostro progetto, di studiare attentamente la specie che intendiamo inserire onde evitare di incappare in spiacevoli sorprese che inevitabilmente porterebbero livelli di stress altissimi per i pesci introdotti fino ad arrivare a conseguenze letali. L’allevamento di questi ciclidi per la livrea e per i comportamenti, in relazione specialmente alle cure parentali, costituisce per un acquariofilo di buona esperienza e dotato di una vasca adeguata una sfida sicuramente impegnativa ma altrettanto stimolante.