Fiumi africani

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La diffusione dei ciclidi nel continente africano, oltre ai laghi della Rift Valley (nei quali ne troviamo una concentrazione straordinaria), si estende ai fiumi presenti specialmente nella parte occidentale del continente, e in particolare ai fiumi che attraversano le foreste della zona equatoriale. Molto simili come comportamento e temperamento ai cugini che vivono nei laghi, questo gruppo di ciclidi differisce principalmente a causa delle caratteristiche chimico-fisiche delle acque che popolano in quanto, se nella quasi totalità dei laghi africani abbiamo acque dure e basiche, nei fiumi incontriamo acque tenere, neutre o addirittura leggermente acide. Questo a causa (come avviene per la regione amazzonica) della grossa quantità di vegetali in decomposizione immersi che caricano l’acqua di acidi umici.

I ciclidi dei fiumi africani si sono adattati a vivere in ambienti molto differenti riuscendo a colonizzare pressoché ogni ecosistema presente durante il percorso che questi fiumi compiono nel loro avvicinamento al mare. Li possiamo trovare in acque rapide e ben ossigenate, come nel caso dello steatocranus casuarius, oppure in acque a lento scorrimento e ricche di abbondante vegetazione sommersa, come tilapia, pelvicachromis o hemicromis che si possono trovare persino nelle lagune in prossimità delle coste con i primi che colonizzano anche i tratti sabbiosi dei fiumi.

La stragrande maggioranza di questi ciclidi risulta di dimensioni modeste arrivando a misurare in età adulta dagli 8 ai 15 centimetri salvo il gruppo delle tilapia che può arrivare a superare i 50 centimetri (avendo una notevole importanza come fonte di nutrimento per le popolazioni locali). Si tratta di pesci che per lo più formano coppie stabili e si riproducono mediante deposizione in substrato.

In campo acquariofilo molte di queste specie sono diventate famose e molto diffuse a causa della splendida livrea, della loro prolificità e dell’interesse che suscitano con i loro comportamenti. Il ciclide più conosciuto è senza dubbio il pelvicachromis pulcher, pesce relativamente pacifico adatto alla maggior parte degli acquari di comunità ricchi di piante, anche se comunque tutti gli appartenenti al genere pelvicachromis risultano altrettanto interessanti.

Il gruppo degli hemichromis, capitanato dell’hemichromis guttatus o “pesce gioiello”, ci offre opportunità di allevamento molto interessanti. In linea di massima, anche se meno diffusi e più difficili da reperire, i ciclidi dei fiumi africani ci offrono la possibilità di allevare pesci molto particolari. Hanno tra l’altro minori esigenze in merito allo spazio necessario in vasca rispetto ai cugini che vivono nei laghi, risultando adatti a vasche di medie dimensioni e, nel caso delle specie meno aggressive, si possono tranquillamente inserire in acquari di comunità.

Come detto sopra, visto che questi ciclidi abitano ambienti a volte anche diametralmente opposti e hanno esigenze molto differenti in merito a acqua, luce, arredamento. Prima di procedere all’acquisto e all’inserimento in vasca, quindi, è doveroso informarsi in maniera approfondita circa le abitudini del pesce che intendiamo allevare in maniera tale da fornirgli le condizioni ottimali per la crescita e lo sviluppo dandogli la possibilità di regalarci ottime soddisfazioni.