Con oltre 3000 specie conosciute racchiuse in 33 famiglie l’ordine dei siluriformi rappresenta uno dei gruppi più vasti in fatto di pesci ossei, i primi segni della presenza di questi pesci sulla terra risalgono a fossili che sono stati datati come appartenenti alla fase finale del Miocene.
In passato questo gruppo era indicato col nome di “Nematognati” termine derivante dal greco e significante “mascelle con filamenti” in quanto tutti gli appartenenti a questo ordine hanno dei barbigli più o meno pronunciati intorno alla bocca tanto che la maggior parte delle specie appartenenti a quest’ordine viene comunemente chiamata”pesci gatto”.
I siluriformi sono completamente privi di squame oppure hanno in corpo ricoperto da placche ossee, la testa presenta una bocca ampia e una forma schiacciata; gli occhi sono piccoli in quanto per orientarsi e per la ricerca del cibo i siluriformi si affidano ai barbigli e all’apparato di Weber. In molte specie tra le pinne ventrali e quella dorsale si nascondono aculei che possono essere irrigiditi per autodifesa.
La distribuzione dei siluriformi abbraccia tutto il pianeta fatto salvo le zone più fredde (la quasi totalità era originariamente presente solo nel continente americano), la maggior parte delle specie vive in acqua dolce anche se si contano alcune specie che vivono in acqua salmastra e marina. I siluriformi vivono a stretto contatto con il fondo che perlustrano specialmente al crepuscolo o nelle ore notturne in cerca di cibo. Si tratta di pesci onnivori ed opportunisti che si adattano nella maggior parte dei casi alle condizioni più disparate sia in termini di qualità dell’acqua sia in termini di disponibilità di cibo. In presenza di carenza di ossigeno possono assimilare quello atmosferico ingerendo boccate d’aria.
Le dimensioni dei siluriformi variano dai pochi centimetri fino ad arrivare ai quasi 5 metri delle specie più grandi; in acquariofilia le specie che possono essere ospitate sono decine principalmente racchiuse nelle famiglie dei callittidi (corydoras), loricaridi (ancistrus, plecostomus), mocochidi (synodontis).
La presenza di siluriformi in un acquario tropicale di comunità contribuisce a mantenere un buon equilibrio grazie all’attitudine degli appartenenti a questo gruppo di perlustrare incessantemente il fondo alla ricerca di cibo; va sottolineato che nonostante vengano spesso indicati come “pesci spazzini” necessitano anche loro di una adeguata alimentazione. Alcune specie come quelle appartenenti alla famiglia dei loricaridi si ciba di alghe che si procura raschiando la superficie di piante, radici e rocce dando così anche un prezioso contributo all’estetica della vasca.
Negli ultimi tempi a questi pesci sempre più appassionati dedicano vasche specifiche per meglio ammirare i comportamenti di questi pesci troppo spesso sottovalutati ma che se messi nelle condizioni ideali possono regalare ottime soddisfazioni.