Pensando ad un acquario da sogno una delle prime immagini che saltano alla mente sono i colori e le mille sfumature di un acquario marino di barriera in piena salute. Agli occhi di chi si avvicina superficialmente all’acquariologia marina questo acquario appare l’unico modo di cimentarsi in un ambiente marino; spesso questa possibilità viene subito accantonata a volte per poca esperienza, a volte per i costi di realizzazione e gestione di tali vasche o entrambe.
Esiste una maniera altrettanto stimolante ed affascinante di accostarsi all’acquariologia marina: realizzare un acquario marino mediterraneo.
Il mar Mediterraneo offre una incredibile varietà di forme di vita acquatiche che se a prima vista sono meno di impatto cromatico rispetto a quelle presenti nei reef tropicali non hanno nulla da invidiare a queste ultime in fatto di fascino ed interesse. In più hanno il grande vantaggio di essere più resistenti e possiamo andarle a prelevare di persona nei nostri mari.
Il fatto di avere la possibilità di poter prelevare dall’ambiente naturale (sempre nel rispetto delle leggi vigenti) acqua, sabbia, rocce, pesci e invertebrati oltre al vantaggio costituito dall’avere costi di allestimento iniziale praticamente nulli, ci consente di avere fin da subito in vasca un ambiente vivo, ricco di batteri e microorganismi fondamentali per il corretto equilibrio biologico. C’è da considerare il rovescio della medaglia rappresentato dal fatto che prelevando il materiale direttamente in natura potremmo introdurre in vasca elementi patogeni o inquinanti.
Il fatto di potere prelevare di persona sia il materiale di arredo sia pesci ed invertebrati non significa però che tutto quello che troviamo possiamo introdurlo indiscriminatamente; anche per la realizzazione di un acquario marino mediterraneo occorre prima essersi documentati attentamente ed aver studiato le caratteristiche e le esigenze di tutti gli animali che abbiamo intenzione di inserire.
Nel mar Mediterraneo esistono un numero considerevole di biotopi ben distinti con caratteristiche ed esigenze a volte diametralmente opposte: si va dalle zone in prossimità di foci di fiumi alle zone scogliere superficiali fino alle grotte in profondità per fare alcuni esempi. Il punto di partenza fondamentale è a quale di questi biotopi intendiamo rivolgerci e di conseguenza inizieremo a fare le nostre valutazioni sia su come allestire la vasca sia organizzando i successivi prelievi in natura.
La tecnica per la gestione di un acquario marino mediterraneo varia molto in base a quale tipo di biotopo intendiamo rivolgerci e a quali animali intendiamo ospitare; dal classico acquario con filtro biologico interno, luci al neon senza nè riscaldatore nè refrigeratore ad una vasca che richiede una accessoristica più complessa molto simile a quella necessaria per la gestione di un acquario di barriera.
Il grande vantaggio nel cimentarsi in un acquario marino mediterraneo rispetto a quest’ultimo sta nel poter scegliere in base alle nostre possibilità e capacità a quale biotopo rivolgerci.
Una volta finita la vasca e dotata di tutti gli accessori potremo procedere andando a prelevare l’acqua dal mare servendoci di taniche in plastica da 20-25 litri badando di lasciare un piccolo spazio per un minimo d’aria (ricordiamoci che questa acqua è “viva”), la sabbia (che al contrario degli acquari di barriera nell’acquario mediterraneo ricopre un ruolo fondamentale) e le eventuali rocce.
Il trasporto di questi materiali non dovrebbe superare le 4-5 ore per non rischiare di perdere tutti gli elementi vivi presenti nell’acqua e nella sabbia/rocce; una buona accortezza sarebbe quella di munirsi di areatori a batteria per poter garantire una possibilità di sopravvivenza agli organismi che trasportiamo in caso di imprevisti.
Se abitiamo troppo distanti dal mare avremo lo stesso la possibilità di allestire un acquario mediterraneo; dovremo però partire da acqua preparata sinteticamente mediante acqua di osmosi e sali appositi, sabbia e rocce morte. Se da un lato la cosa ha il vantaggio della certezza di non avere introdotto nessun elemento dannoso in vasca attraverso materiale vivo dall’altro lato avremo lo svantaggio di avere tempi di maturazione della vasca notevolmente più lunghi.
Una volta arrivati a casa si potrà procedere con l’inserimento di sabbia, rocce ed acqua per l’avvio della vasca; dopo circa 3 settimane potremo dare vita alla seconda spedizione per la cattura di pesci e/o invertebrati da inserire nell’acquario. Le tecniche di cattura sono molteplici; si va dal retino, all’amo (piccolo e senza ardiglione), alla bilancella per quanto riguarda i pesci. Gli invertebrati possono essere staccati delicatamente dalle rocce badando bene a usare strumenti che non possano ferirli. Il trasporto dovrà avvenire il più velocemente possibile premurandosi di poter mantenere la temperatura dell’acqua stabile per tutto il viaggio e di aver immesso una sufficiente quantità d’aria all’interno dei sacchetti di plastica, se stiamo trasportando i futuri protagonisti della nostra vasca con questo metodo.
Una volta inseriti anche i pesci, la gestione dell’acquario marino mediterraneo non sarà differente dalla gestione di qualsiasi altro acquario e potremo osservare con soddisfazione il nostro piccolo pezzo di mar Mediterraneo a casa nostra.