Parlare di biotopo australiano in acquariofilia potrebbe essere semplice ma al tempo stesso complicato. La vastità del continente australiano è risaputa e in questa enorme estensione i fiumi attraversano gli ambienti più disparati attraversando anche diverse zone climatiche, partendo da zone temperate per arrivare a zone tropicali e sub-tropicali.
Le acque in base al tipo di terreno che attraversano produrranno ambienti diversi che nel corso dei millenni sono stati popolati da una flora e una fauna che ha generato tanti micro-ecosistemi differenti. Le acque cambiano drasticamente dalla stagione secca a quella delle piogge e queste variazioni riguardano sia la temperatura sia i livelli di sali disciolti nell’acqua richiedendo un notevole sforzo di adattamento ai pesci presenti e questa richiesta ha prodotto attraverso vari stadi evolutivi dei pesci estremamente resistenti e adattabili.
La famiglia più famosa in campo acquariofilo è senza dubbio quella dei melanotaenia o pesce arcobaleno che con la loro splendida livrea hanno da sempre infiammato il cuore degli acquariofili; ma esistono anche altre specie interessanti come i pesci gatto, gobioni e ghiozzi.
L’acquario di biotopo australiano dovrà avere un fondo di sabbia fine arredato con tronchi o radici mentre per le piante potremo optare per quelle galleggianti oppure creare un vero e proprio giardino subacqueo dove l’aponogeton avrà un ruolo importante tra le piante acquatiche. Come pesci un bel gruppetto di melanotaenia farà sempre una splendida figura completando un incantevole angolo di natura sommersa.