Grandi laghi africani

Una delle zone del pianeta che dal punto di vista acquariofilo ricopre un ruolo molto importante fornendo una incredibile varietà di pesci d’acqua dolce è senza dubbio la Rift Valley africana. Lungo questa troviamo da nord a sud i laghi Vittoria, Tanganika e Malawi che assieme ai laghi Alberto, Eduardo e Kivu compongono uno dei sistemi d’acqua dolce più grandi del mondo dando vita alla regione dei grandi laghi africani.

Divisa tra le nazioni di Congo, Uganda, Ruanda, Kenya, Tanzania, Burundi, Zambia, Mozambico e Malawi, questa regione copre un’area immensa risultando una delle più densamente popolate del continente e del pianeta contando più di 107 milioni di abitanti.
L’eccezionale fertilità del terreno vulcanico associata all’abbondante presenza di acqua e al clima che grazie all’altitudine della zona rimane temperato, nonostante la posizione equatoriale, hanno fatto sì che fin dai tempi antichi si sviluppassero agricoltura pesca e pastorizia consentendo alle popolazioni locali ottime condizioni di vita, condizioni che purtroppo a causa di epidemie, guerre e stagioni di eccezionale siccità stanno ultimamente venendo meno.

In acquariofilia i laghi indubbiamente più interessanti sono il Tanganika, Malawi e Vittoria; ognuno di questi pur condividendo la stessa zona ha caratteristiche uniche che nel corso dei millenni hanno fatto sì che al loro interno si sviluppassero popolazioni ittiche endemiche che grazie all’evoluzione si sono specializzate nello sfruttare al meglio questi fattori. Tra le centinaia di specie presenti nei laghi le più interessanti sono senza dubbio quelle appartenenti alla famiglia dei ciclidi.

I ciclidi del lago Vittoria sono stati i primi ad essere importati e ad apparire nelle vasche di tutto il mondo, si tratta dei ciclidi appartenenti alla famiglia degli haplochromis che grazie alla loro livrea hanno raggiunto una buona popolarità. Purtroppo gran parte del patrimonio ittico endemico del lago Vittoria è andato perduto a causa dell’immissione per scopi commerciali del vorace persico del Nilo nonché l’introduzione del giacinto d’acqua e ad altri fattori inquinanti, queste cause hanno ridotto di molto la presenza di ciclidi nel lago relegando il ruolo del lago Vittoria ad una posizione di secondo piano rispetto ai laghi Tanganika e Malawi.

Il lago Tanganika è il secondo grande lago che troviamo scendendo da nord a sud, si tratta di un lago estremamente lungo(673Km) e profondo(1470 metri) che offre una varietà di ambienti molto diversi nei quali le circa 200 specie di ciclidi endemiche finora conosciute hanno saputo adattarsi in maniera incredibile. Anche se la parte più rilevante della biomassa acquatica è costituita dalle sardine in acquariofilia i ciclidi di questo lago costituiscono una fonte preziosissima di opportunità per avere l’occasione di osservare in vasca i comportamenti unici tenuti dalle diverse specie siano essi conchigliofili, lamprologini, tropheus o gobidi per citarne alcuni.

Il lago Malawi è quello situato più a sud dei grandi laghi e con la lunghezza di 560 km e una profondità massima di 700 metri ricopre un ruolo altrettanto importante rispetto ai laghi Vittoria e Tanganika.
La sua importanza si ripercuote anche in campo acquariofilo grazie alla presenza nelle sue acque di una varietà di specie di ciclidi molto importante, se dal punto di vista della diversità biologica non può competere con le specie presenti nel lago Tanganika, dal punto di vista cromatico il lago Malawi ci offre pesci con colorazioni che non hanno nulla da invidiare a quelli presenti sulle barriere coralline tropicali. Si tratta per lo più di ciclidi divisi in due grandi gruppi, gli mbuna(erbivori) e gli haplochromis(carnivori od onnivori).